Il tuo coraggio sarà subito premiato! Sto per mostrarti un argomento avvincente che ha letteralmente "stregato" matematici di tutti i tempi e che ha a che fare proprio con la proprietà associativa dell'addizione di numeri naturali...
Esiste una branca della matematica che si chiama TEORIA DEI NUMERI: essa si interessa esclusivamente ai numeri interi ed è sfidante perché presenta dei problemi tanto semplici nell'enunciato quanto difficili da risolvere, alcuni dei quali restano ancora oggi aperti.
Uno di questi è il famoso problema delle partizioni, risolto appena pochi anni fa!
Ricordi la partizione insiemistica? In aritmetica, il concetto è analogo...
Una partizione di un numero naturale positivo n è un'espressione equivalente a n ottenuta dissociando n in suoi addendi positivi in tutti i modi possibili (a meno dell'ordine degli addendi che non ha importanza): è un'applicazione della proprietà associativa dell'addizione che ci garantisce che in un'espressione possiamo sempre sostituire un numero con una sua somma equivalente, così dissociato.
Ad esempio:
1 ammette una sola banale partizione: 1 = 1
3 ammette 2 partizioni non banali:
3 = 1 + 1 + 1
3 = 1 + 2
4 ammette 4 partizioni non banali:
4 = 1 + 1 + 1 + 1
4 = 1 + 2 + 1
4 = 2 + 2
4 = 1 + 3
Chiaro? Ora provaci tu!
MATHLAB Prova a determinare tutte le partizioni possibili di 5, 6, 7, 8, 9 e 10 e poi controlla il risultato con questo generatore di partizioni che Gianfranco Bo ha implementato.
La partizione è una dissociazione in addendi!
Possiamo osservare, allora, che dissociare un numero naturale n in suoi addendi è analogo a ripartire un insieme in suoi sottoinsiemi, poiché:
ogni addendo deve essere diverso da 0 (così come i sottoinsiemi devono essere diversi dall'insieme vuoto);
gli addendi sono considerati disgiunti (così come i sottoinsiemi) anche quando si ripetano;
la somma degli addendi deve essere n (così come l'unione dei sottoinsiemi deve essere l'insieme).
La dissociazione di un numero naturale nei suoi addendi è detta partizione additiva o, più semplicemente partizione.
Semplice, vero? Eppure...
Lo storico problema delle partizioni è il seguente: è possibile stabilire per ogni numero naturale n quante siano le sue partizioni distinte possibili?
Certamente, dato n, si può cercare di calcolarlo, ma i calcoli diventano subito impegnativi: già solo il numero di partizione di n = 100 ha ben 9 cifre (per curiosità, guarda qui).
La domanda è: esiste allora una formula che possa essere applicata a qualsiasi numero naturale n e che permetta di determinarne il numero di partizioni distinte (a meno dell'ordine degli addendi), senza doverle produrre una a una?
Conoscerai più avanti nel tuo percorso le funzioni, enti matematici che a ogni n associano uno e un solo valore, secondo una legge descritta da un'espressione algebrica. Ecco: la formula che stiamo cercando è proprio quella legge che possa descrivere la funzione di partizione p(n) in modo tale che ad ogni n associ il numero delle sue partizioni distinte...
... ma non dannarti nel tentativo di trovarla, come tanti prima di te hanno tentato di fare, perché almeno questo è un problema che oggi è definitivamente risolto. Non da molto, a dire il vero...
Già nel XVIII secolo Eulero aveva tentato di risolverlo, senza riuscirvi del tutto. Si deve al matematico indiano S. Ramanujan e al suo mentore G. H. Hardy, una delle coppie di ricerca matematica più bizzarre e meglio riuscite al tempo stesso di inizio del secolo scorso, una formula che approssima il numero, con un margine di errore molto ridotto, ma che per quanto ridotto sia... non è nullo!
Il problema sopravvisse a Ramanujan la cui morte purtroppo decisamente prematura non permise lo sviluppo di sue ulteriori intuizioni sull'argomento.
SNIRIVASA RAMANUJAN
(1887-1920)
HANS RADEMACHER
(1892-1969)
Si deve al tedesco H. Rademacher, solo qualche anno più tardi, nel 1937, una formula esatta ma la cui complessità di applicazione è tale da non essere considerabile di fatto risolutiva, poiché richiede di addizionare numeri con infinite cifre decimali.
Il problema fu, invece, definitivamente risolto solo nel 2011 da K. Ono, scomodando la teoria dei frattali, avendo intuito che le partizioni di fatto lo sono: la funzione di partizione è stata finalmente scoperta, una sorta di "oracolo magico" secondo lo stesso Ono!
Curioso, vero? Incontreremo altri ambiti in cui la "partizione" è oggetto di grande interesse: la partizione del piano in geometria, la partizione statistica dei dati in classi, la partizione dell'insieme dei numeri naturali in aritmetica, la partizione delle probabilità... Ti aspettano altri problemi altrettanto sfidanti della Teoria dei Numeri - come la congettura di Goldbach - che con le partizioni hanno... molto da spartire! Nel frattempo puoi divertirti con un gioco logico, il Kakuro, che si basa proprio sulle partizioni additive...
PLAYMATH Riempi lo schema secondo le indicazioni del gioco, ripartendo opportunamente i numeri naturali: