Le tabelle si utilizzano per evidenziare la frequenza di ogni modalità (cioè il tipo di dato raccolto) del carattere indagato. La frequenza indica quanto la singola modalità pesi sulla distribuzione e corrisponde al numero di volte in cui essa vi figura (altrimenti detto: è il numero di dati di una stessa modalità).
Distinguiamo la frequenza assoluta, la frequenza relativa e la frequenza percentuale, a seconda che essa sia considerata a sé (in assoluto) o sia rapportata (in relazione al numero dei dati raccolti).
Vuoi un esempio? Immaginiamo che la nostra indagine sia su chi abbia vinto il Quidditch nelle 28 partite di campionato e che questi siano i dati raccolti... è un'indagine qualitativa, perché la risposta alla domanda: "Chi ha vinto il Quidditch nella partita n-esima?" è una parola (il nome di una Casa), non è un numero.
... contiamo quante volte ogni Casa abbia vinto: è la frequenza!
Per rappresentare i dati così riorganizzati, in modo da avere un colpo d'occhio che faciliti l'interpretazione, si utilizzano diversi tipi di grafici. Fra questi:
ideogrammi, areogrammi (o grafici a torta), istogrammi (o grafici a barre), diagrammi cartesiani.
Rappresentiamo i dati che abbiamo organizzato nella tabella delle frequenze:
IDEOGRAMMA
AREOGRAMMA
ISTOGRAMMA
La superiorità di Grifondoro salta all'occhio, non ti pare? Ora che sai raccogliere e organizzare i dati, seguimi per scoprire come interpretarli...