Ciao, Prof! Condivido con te un'osservazione che penso possa ritornarti utile!
Moltiplicazione ed elevamento a potenza sono generalmente operazioni ripetute di uno stesso numero:
moltiplicazione = addizione ripetuta di uno stesso addendo (nel caso in cui il coefficiente > 1)
elevamento a potenza = moltiplicazione ripetuta di uno stesso fattore (nel caso in cui l'esponente > 1)
Si può quindi fare notare agli studenti questa bella analogia: sia la moltiplicazione sia l'elevamento a potenza hanno in realtà un unico protagonista, rispettivamente il 2° fattore e la base, mentre coefficiente ed esponente giocano in entrambi i casi il ruolo di "contatori", con una differenza, però:
poiché negli insiemi di numeri la moltiplicazione è commutativa, i fattori possono scambiarsi di ruolo:
esempio: 3 ∙ 2 = 2 + 2 + 2 = 3 + 3 = 2 ∙ 3
e quindi questo fa sì che di fatto abbiano lo stesso peso specifico che giustifica la notazione abituale (in cui sono scritti con stessa dimensione e posizione);
poiché l'elevamento a potenza, invece, non è commutativo, l'esponente concorre alla potenza esclusivamente come contatore. Da qui l'adozione della notazione universale in cui l'esponente è scritto più piccolo, come apice della base.
Interessante? Lo spero...
ATTENZIONE: vedo nei libri di testo spesso un errore in cui noi docenti non dobbiamo assolutamente cadere. Il coefficiente nella moltiplicazione e l'esponente nell'elevamento a potenza non indicano rispettivamente il numero di volte in cui l'addizione o la moltiplicazione è ripetuta, bensì rispettivamente il numero degli addendi o dei fattori coinvolti.
Esempio: 3 ∙ 7 = 7 + 7 + 7 → 7 è addizionato a se stesso 2 volte (non 3) e l'addizione ( _+ 7) è ripetuta 1 volta (non 3)
Quindi, per A>1, non diremo che:
la moltiplicazione A ∙ B è l'addizione di B ripetuta A volte, bensì diremo che:
la moltiplicazione A ∙ B è la somma di A addendi uguali a B
Analogamente, per A>1, non diremo che:
l'elevamento a potenza BA è la moltiplicazione di B ripetuta A volte, bensì diremo che:
l'elevamento a potenza BA è il prodotto di A fattori uguali a B
Sicuramente già lo avevi chiaro, ma magari così non è per i tuoi allievi o per l'autore del tuo libro di testo: come si dice, repetita iuvant!